Post // 14/02/2011 // Ricerca terreno
INSERZIONE SUL "SÜDTIROLER WIRTSCHAFTSKURIER" E SUL QUOTIDIANO "ALTO ADIGE"
// Cercasi terreno a Bolzano, 4-9 qm, in zona centro, facilmente accessibile. Spazio progetti Lungomare. Tel. 0471/053636 //
Idea di progetto: Acquistare un terreno privato e renderlo di "tutti"!
Il concetto di terreno è particolarmente rilevante per la città Bolzano, da un lato la città è soggetta a evidenti limiti di espansione urbana dovuti alla geografia del territorio in cui è inserita, dall'altro è un luogo per il quale la storia sociale e politica è sempre stata una storia di confine, un confine politico, geografico, sociale e culturale. Nell'ottica della convivenza possedere un terreno o non possederne è sicuramente vincolante nei rapporti con l'altro. Si propone quindi di acquistare un terreno e di liberarlo dai preconcetti del passato, dalla dimensione privata, dalla possibilità di "attaccarsi" a qualcosa. Un terreno di tutti e di nessuno su cui ogni rapporto con l'altro è da reinventare e da costruire.
Idea versione II
Si acquista un terreno nel centro di Bolzano utilizzando i mezzi a disposizione per il progetto. Il terreno viene convertito in terreno demaniale (bene dello stato non cedibile e non privato). L'azione inverte il comune processo di privatizzazione delle proprietà dello stato. La conversione di un terreno da proprietà privata in bene demaniale rappresenta un'eccezione nel nostro sistema giuridico e richiede la scrittura e l'approvazione di un decreto legge.
Si discutono le prime proposte per un intervento nello spazio pubblico di Bolzano sulla base delle questioni sollevate durante la settimana di ricerca.
Idea versione I
Si acquista un terreno nel centro di Bolzano utilizzando i mezzi a disposizione per il progetto. Il terreno rimane vuoto e senza alcuna destinazione d'uso, ha l'effetto di un pixel bianco nell'immagine del paesaggio urbano. Questo pixel può essere ampliato per interesse di terzi ad ingrandire la superficie "libera" di Bolzano.
Post // 30/10/2010 // Settimana di ricerca
CONFERENZA CON MATTEO CAVALLERI: UN MONUMENTO AL POSSIBILE
Lungomare, 19.00 h
Un monumento dà a pensare. Indica, inscritta nella propria sensibilità, nella propria matericità, l’apertura ad un senso che lo eccede. Il monumento è infatti rappresentazione, ovvero presenza presentata, mediata e sospesa, di un’idea. Allo stesso tempo, il monumento dà da pensare. È esercizio e problema di stile, è immagine di pensiero, monito: ripartenza continua di riflessione e analisi critica sul e nel proprio tempo. È dispositivo di una memoria possibile, costellazione significativa nella quale inventare per il passato un posto nel presente; nella quale il passato, redento, si trasfiguri in speranza di futuro.
Matteo Cavalleri (1979) si è filosofo, co-fondatore del Collettivo Millepiani. È curatore di Cantiere Blocco 21 – laboratorio di studio e restauro del Memoriale italiano di Auschwitz.
Post // 30/10/2010 // Settimana di ricerca
LAURA LOVATEL E FEDERICA MENIN PRESENTANO IL BLOG "VICINATO ELETTIVO"
Lungomare, 18.00 h
La Wohngemeinschaft come forma sperimentale di condivisione di uno spazio comune, forma attuale di auto-organizzazione di studenti, lavoratori e famiglie. La presenza e le forme di convivenza delle Wohngemeinschaften possono influenzare le relazioni umane all’interno dei quartieri cittadini e la stessa identità di questi ultimi. Il progetto Vicinato elettivo organizza incontri e discussioni all’interno di alcune Wohngemeinschaften della città di Bolzano. Un progetto di Laura Lovatel e Federica Menin.
Lungomare, 13.00 h
con: Sabine Auer, Arno Dejaco, Martin Hanni, Eva Klein, Valentino Liberto, Stefan Nicolini; moderatore Waltraud Mittich
Bolzano potrebbe divenire un luogo centrale di una Mitteleuropa, a cui pensare e riferirsi come terra dell’immaginario, nella memoria di ciò che era e nell’idea di ciò che può essere in futuro? Lo Stammtisch III ha considerato la città di Bolzano come luogo di identità flessibili, appassionatamente “di confine” e internamente molteplice.
Post // 29/10/2010 // Settimana di ricerca
CONVERSAZIONE CON DENIS ISAIA E I PARTECIPANTI AL PROGETTO
Ipotesi per un'agenzia del monumento contemporaneo
sostituire Chiunque si appresti a battersi per il soggetto politico, o contro la sua morte, deve fare i conti con lo spazio pubblico, con il simbolico e con i suoi surrogati. In questo panorama, il monumento gioca un ruolo da protagonista. Per molti anni gli artisti e chi si è occupato di loro, hanno guadagnato liberi esili da cui poter lanciare moniti e accuse, mentre la vita reale seguiva altri percorsi e altri, con meno nobili ragioni, si appropriavano dei luoghi di pubblica comunicazione. A fronte di queste riflessioni, abbiamo sentito l'esigenza di confrontarci con il simbolico. Affermando la nostra disponibilità ad assumerci la responsabilità della banalità, magari di una decorazione su una rotonda o a fare i conti con le motivazioni che ci spingono a guardare a modelli alternativi di monumentalità pubblica, come nei casi di monumenti spontanei che la storia ci presenta. Ovvero: cosa comporta? A cosa dobbiamo rinunciare?
Appuntamento Piazza Verdi (di fronte al Teatro Comunale), 14.00 h
Una camminata per osservare di persona i fenomeni che caratterizzano una città. Durante questa passeggiata sono state prese in esame alcune “pratiche quotidiane” di Bolzano. Quante città si sovrappongono all'interno del tessuto urbano? Chi le abita? Come vengono utilizzati i suoi spazi? Quale significato viene loro attribuito? Quali tracce e quali storie locali si possono incontrare lungo un tragitto che esplora lo spazio costruito e quello non costruito?
Roberto Gigliotti (1970, Bolzano) è architetto e docente presso la Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano.
Lungomare, 19.00 h
I network sono diventati la figura-guida del modo di vivere comunitario nel 21 secolo. Per mezzo di tecnologie di informazione e comunicazione essi hanno mutato in modo decisivo le forme di emersione ed espressione dell’ identità culturale. Muovendo da questo sfondo, la conferenza discute le dinamiche ed il potenziale degli emergenti network sociali e culturali, e quindi il modo in cui questi fanno la loro apparizione come forme innovative dell’esperienza dello spazio. Per esaminare quale ruolo l’architettura assume nella costruzione dell’identità culturale, i relatori faranno riferimento alla loro attuale ricerca sugli spazi di conflitto e sui processi della transurbanizzazione. Sebbene il concreto urbano sembri progressivamente divenire un costrutto artificiale, esso rimane – in forma attualizzata – uno scenario centrale per i rapporti fra tradizioni, narrazioni e valori “concorrenti”, tanto in Europa quanto in altre regioni del mondo.
Peter Mörtenböck è professore di arti visuali alla Technischen Universität di Vienna e docente ospite presso il Department of Visual Cultures del Goldsmiths College, Università di Londra. Helge Mooshammer è ricercatore della Technischen Universität Wien e docente presso il Goldsmiths College, Università di Londra.
Lungomare, 19.30 h
Con: Carlo Azzolini, Artan Mullaymeri, Renate Mumelter, Benno Simma, Monica Trettel, Susanne Waiz; moderatore Christine Helfer
Bolzano ha una carta d’identità multiforme, che la fa percepire come città delle Alpi, della bicicletta e di eventi culturali, attrazione turistica ed economica. Ma oggi é anche una città caratterizzata dalla convivenza di diverse identità culturali, mutate e arricchite rispetto al passato. Cosa determina il carattere di Bolzano e la sua attuale articolazione? Come si rapportano fra sè i singoli quartieri? Quale influsso ha un’identità “mancante” o “frammentata” sulle strutture sociali e spaziali, ma anche sui modelli di comportamento degli abitanti? Lo Stammtisch II assume questi interrogativi come punto di partenza.
Post // 26/10/2010 // Settimana di ricerca
CONFERENZA CON MIHNEA MIRCAN: UN MONUMENTO ALLA CONCOMITANZA
Lungomare, 19.00 h
Mihnea Mircan presenta la sua ricerca sul tema del monumento in corso da diversi anni e il suo agire progettuale in questa direzione. Tra gli argomenti proposti nel suo intervento il concetto di “terzo monumento”, nato dalle deformazioni populiste del monumento tradizionale e dall’irresolutezza della retorica dell’espropriazione tipica dei cosiddetti “contro-monumenti”. Mihnea Mircan delinea il progetto di un “monumento” che non intende chiudere un dibattito, né glorificare minoranze, ma piuttosto approfondire la questione inerente al tema.
Mihnea Mircan (1976) è curatore indipendente. Vive e lavora a Bucarest.
Appuntamento: Ponte Talvera (davanti al Cafè Theiner), 10.00 h
La città di Bolzano percorsa attraverso lo sguardo soggettivo dei sette progettisti. Una passeggiata che tocca i luoghi teatro delle storie e delle esperienze personali, per raccontare lo spazio urbano in alcune delle sue molteplici vesti private.
Post // 25/10/2010 // Settimana di ricerca
STAMMTISCH I: MONUMENTI E SIMBOLI TRA STORIA, MEMORIA E IDENTITÀ
Lungomare, 19.30 h
Con: Siegfried Baur, Andrea Di Michele, Mauro Fattor, Christoph Franceschini, Teodora Lara Rivadeneira, Georg Rottensteiner; moderatore Giorgio Mezzalira.
Le zone di confine sono luoghi dove possono alternativamente disporsi le ragioni del conflitto oppure proporsi quelle della convivenza. Le memorie possono presentarsi condivise oppure con le divise dei rispettivi blocchi identitari, etnici. Se condividiamo l’affermazione che la memoria e la cultura della memoria sono importanti e potenti strumenti su cui si fonda l'organizzazione del consenso e la legittimità del potere politico, oltre ad essere un patrimonio nella cui cura si consolida l’immagine stessa di una certa società, non possiamo non considerare centrali le questioni che riguardano quei mezzi, quegli strumenti, che possono rappresentare e trasportare la/le memoria/e. Simboli e monumenti fanno parte di questo strumentario. Bolzano, capoluogo che si candida a diventare Capitale europea della cultura per il 2019, è il nostro punto di partenza.
Intendiamo riflettere insieme intorno a tre temi, posti in forma di domande: Memoria collettiva: Quanto pesa la memoria sui rapporti tra i gruppi linguistici, sulla convivenza? Tra storia e memoria: Perché “depotenziare” i simboli e i monumenti del Fascismo? Identità e spazio pubblico: Erigere un monumento alla convivenza?
Introduzione dei curatori, presentazione dei partecipanti al progetto
Lungomare, 19.00 h
Azioni simboliche per il nostro presente è un progetto di Lungomare che parte da un’osservazione alternativa dedicata alla rilevanza attuale e sociale del concetto di “monumento”, inteso quale spazio del pensiero. Luogo dell’azione e tema sono la città di Bolzano e l’Alto-Adige nella loro imprescindibile potenzialità: la convivenza e l’interazione di culture diverse. Durante una settimana di ricerca che avvia il progetto curatori, architetti, teorici, scrittori, storici, giornalisti, filosofi e mediatori interculturali formulano le loro considerazioni e le loro riflessioni sul tema. La settimana di ricerca – articolata in una serie di conferenze, discussioni, Stammtische e guide all’interno della città – costituisce la prima parte del progetto. Nell’ambito della seconda fase prevista per il 2011, Lungomare invita artisti, architetti e designer a seguire la settimana di ricerca e a concepire un progetto collettivo sui temi proposti: Brave New Alps, Jacopo Candotti, Helmut Heiss, Eva Mair & Katherina Putzer e Maja Malina. Il progetto è curato da Angelika Burtscher e Daniele Lupo. Gli Stammtische si tengono in collaborazione con Christine Helfer, Giorgio Mezzalira e Waltraud Mittich.
Lungomare ha avviato il progetto "Azioni Simboliche per il nostro Presente" nel tentativo di collegare due concetti apparentemente antitesi "convivenza" e "monumento". La contraddizione dei due termini vuole avviare una riflessione e un approfondimento sul loro significato e la loro valenza per costruire insieme agli artisti, designer e architetti coinvolti un'azione possibilmente corale.
Concetto di base, agosto 2010