INCONTRO DI PROGETTO IV DAL 26.04 AL 29.04. 2011

Durante l'incontro si decide che l'intervento non è un monumento e si lascia aperta la possibilità che lo diventi. Tema centrale del progetto è il common, il bene comune come un concetto da recuperare nell'ottica di creare un terreno comune sul quale i rapporti personali possano essere reinventati e riconsiderati.

"Frammenti/Discussioni/Appunti"

... E: Dietro ad ogni monumento sta sempre un'azione, un accadimento. Un monumento non è a favore o contro qualcosa… B: Il potenziale di dare a pensare è molto più grande. F: Stiamo tornando ai preconcetti che abbiamo in mente del monumento!!! Siamo molto legati alla concezione di un monumento per/a qualcosa... B: Innanzitutto si tratta di un'azione simbolica che solo in un secondo momento potrà essere definita un monumento. F: Un monumento al "fallimento", è un'idea classica di monumento! Dobbiamo spingerci oltre, altrimenti il nostro terreno rimane una parcella che testimonia un fallimento. D: Quello che resta è un’associazione che possiede un terreno e che per statuto si impegna a operare affinché il terreno diventi di tutti. L’azione simbolica viene temporaneamente interrotta dal previsto fallimento, ma l’intento e la questione rimane! Il terreno rimane in attesa di una nuova definizione, e riesce ad affermare e rendere concreto questo interrogativo. A: Per me è una violenza iscriversi nella storia con un monumento!... B: Non siamo certo noi a imporre alla gente che la nostra azione sia un monumento. H: Diventa un monumento naturalmente, un monumento si auto-definisce. J: Siamo utopici e ideologici: la demolizione della proprietà privata, la possibilità di un bene comune, stiamo andando nella direzione di una "critica alla proprietà privata"? H: Il termine "monumento" è molto di moda, il nostro progetto potrebbe certamente essere un monumento ma senza doverlo definire a priori. Non è necessario utilizzare il termine di monumento per legittimare il progetto! E' un monumento in attesa! A: Sarà la collettività a definire se la nostra azione sia o meno un monumento. Tutti o nessuno? Voler donare, voler imporre a tutti qualcosa mi sembra molto prepotente. Chi sono "tutti"? Forse un "nessuno" dà più spazio per pensare?! Una proprietà di "nessuno"… J: L’azione purtroppo non ha niente di fresco. Qual è l'azione simbolica? Un pezzo di terra che rimane come è? Che utilità può avere, parliamo anche di utilità spirituale!? Discussioni interessanti si possono creare in qualsiasi luogo. Mi pare un'azione debole che non lascia spazio... sono soluzioni fisse e utopiche! Serve uno spazio di terra per confermare il fatto che creare un terreno di "nessuno" o di "tutti" non sia possibile?! A: No, ma si tratta di un'azione simbolica per iniziare un discorso più profondo e teorico...

Idea versione III

Un'associazione da noi fondata acquista un terreno a Bolzano. L'associazione per statuto si impegna a convertire il terreno acquistato in un bene comune. Il primo tentativo consiste nella richiesta di registrare il terreno al catasto come "terreno di tutti". Qualora il tentativo non dovesse andare a buon fine vengono avviate successive procedure legali per riuscire nello scopo dell'associazione.