Per me per esempio il pubblico ha una relevanza minima nel mio lavoro. Perche mi rendo conto che il mio lavoro da me al pubblico e molto filtrato attraverso strutture che sono strutture Istituzionali o altre figure professionali, che passano il mio lavoro al publico. Quindi io non ho un diretto contatto col pubblico, paradossalmente, nonostante poi i ruoli spesso cambiano. (Jacopo Candotti) Per me in questo progetto lo scopo è di raggiungere piu persone che sono venute allo Stammtisch. (Bianca Elzenbaumer) Si, però io non penso che se si riesce a concentrare tanta qualità nel lavoro che si perda poi, perchè rimane nel lavoro; anche un lavoro che viaggia in aria, come le onde radio, possono rimanere nella memoria. Se coinvolgi tanta gente è difficile riuscire a convincere il singolo a pensare qualcosa in autonomia.(Jacopo Candotti)
Bianca Elzenbaumer, Jacopo Candotti, Incontro di progetto II, 20.-22.12.2012
Io adesso ho letto un libro che parla della multitudine, e io ho trovato molto interessante che questo libro dice che la parola è tutto e che quando lavoriamovvparliamo, lavoriamo con le parole e con la linguistica. Quindi penso che anche in questo progetto uno dei mezzi per cambiare le idee sia il dialogo. (Bianca Elzenbaumer) Pero c’è anche la limitatezza del pubblico. Secondo me il pubblico vuole una direzione, vuole sapere cosa ci fa e vuole andare dalla A alla Z e magari farlo anche in fretta. (Jacopo Candotti) Ma forse vai dalla A alla Z in una linea dritta, oppure passi dalla C e dalla D. (Bianca Elzenbaumer)
Bianca Elzenbaumer, Jacopo Candotti, Incontro di progetto II, 20.-22.12.2012