Alcuni ragionano in questa tavola su "come intervenire" per “de-mitizzare”, “de-potenziare”; altri sul contestualizzare e storicizzare. Due operazioni che possono convivere ma anche divergere. Io penso che si debba pensare a un'operazione di lettura storica/contestualizzazione complessiva senza usare la parola de-potenziamento, che abbiamo per giunta inventato noi.
Giorgio Mezzalira, Stammtisch I, 25.10.2010
Polemiche a Bolzano per il "Cedro di Mussolini"
BOLZANO A Gargazzone, un comune a metà strada tra Bolzano e Merano, è ormai polemica aperta: abbattere o conservare il cosiddetto cedro di Mussolini, un cedro del Libano messo a dimora durante il ventennio fascista per commemorare il fratello del duce, Arnaldo. Il cedro, che i partigiani tentarono di bruciare senza risultati apprezzabili e che nel frattempo è cresciuto a dismisura in pieno centro di Gargazzone, ora dovrebbe fare posto al nuovo centro sociale che la civica amministrazione ha intenzione di realizzare. L' albero dovrebbe sparire insieme alla vecchia casa del comune ma non tutti sono d' accordo. Sono soprattutto i Verdi del piccolo centro rurale ad opporsi all' abbattimento. Proteste che non hanno fatto fare marcia indietro all' assessore democristiano ai lavori pubblici. Aldo Pegoretti ha fatto ieri sapere che la giunta ha già deciso l' eliminazione del cedro. Bisogna fugare ogni speculazione politica ha detto l' assessore dc Non si tratta di abbattere l' albero di Mussolini, ma una pianta ad alto fusto qualsiasi. Ne avremmo deciso l' eliminazione anche se si fosse chiamato albero di Andreas Hofer, l' eroe altoatesino. Ogni decisione spetterà comunque al consiglio comunale che si riunirà stasera.
La Repubblica, pag. 19, sez. Cronaca, 28.12.1988